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"La sofferenza terrena, quando è accolta nell'amore, è come un nocciolo amaro che racchiude il seme della nuova vita, il tesoro della gloria divina che verrà concessa all'uomo nell'eternità." (Giovanni Paolo II, 27/04/1994). "Voi, cari malati, segnati dalla sofferenza del corpo o dell'animo siete i più uniti alla Croce di Cristo, ma nello stesso tempo i più eloquenti testimoni della misericordia di Dio. Per vostro tramite e mediante la vostra sofferenza Egli si china sull'umanità con amore. Siete voi che, dicendo nel silenzio del cuore: «Gesù, in te confido», ci insegnate che non c'è una fede più profonda, una speranza più viva e un amore più ardente della fede, della speranza e dell'amore di chi nello sconforto si mette nelle mani sicure di Dio. E le mani di coloro che vi aiutano nel nome della misericordia siano un prolungamento di queste grandi mani di Dio." (Benedetto XVI, 25/07/2005).